Curiosità

WILD.IT HOPS Al via il Fundraising per la selezione di Luppolo autoctono italiano

L’Associazione senza scopo di lucro Accademia italiana della Birra, editrice di Giornale della Birra e da più di 5 anni impegnata nella promozione di progetti di ricerca sulla birra artigianale, anche in collaborazione con importanti enti ed istituzioni (tra cui Disafa dell’Università di Torino, Associazione Tecno.food, Centro Agorà Scienza, Fondazione CRC), propone per il biennio 2018 – 2019 e il triennio successivo la realizzazione di una sperimentazione per la selezione di luppoli autoctoni spontanei italiani ad uso birrario, denominata WILD.IT HOPS.

La fase preliminare della ricerca, avviata in micro già nel corso del biennio 2016 – 2017, ha  consentito ad oggi la selezione massale, moltiplicazione e messa a dimora in luppoleto sperimentale di due accezioni selvatiche dimostratesi potenzialmente valide ai fini birrari, al momento coltivate per le prove di performance produttiva presso il luppoleto sperimentale di Sale, in provincia di Alessandria.

 

.

.Una pianta di luppolo selvatico individuata a Mede (PV).

 

Considerato i risultati positivi delle prove preliminari, il Comitato tecnico di Accademia italiana della Birra ha deliberato l’ampliamento del progetto WILD.IT HOPS, allo scopo di ampliare la base di ricerca e, quindi, la probabilità di selezionare in tempi relativamente brevi, delle varietà selvatiche idonee alla coltivazione in luppoleto ed all’uso birrario per amaro o aroma.

La sperimentazione, secondo il direttore scientifico del progetto dr. Massimo Prandi, continuerà con il modus operandi già attuato, ponendo in essere delle migliorie nel processo di selezione e moltiplicazione dettate dall’esperienza, ma soprattutto puntando ad aumentare esponenzialmente il numero di piante selvatiche oggetto di studio.

 

.

.Pianta di luppolo selvatica individuata lungo il fiume Tanaro ad Alba (CN).

 

In sintesi, la fase sperimentale di selezione, moltiplicazione e valutazione di performance in luppoleto seguirà le seguenti fasi:

  1. nel periodo di fioritura delle piante selvatiche (agosto – ottobre) i responsabili del progetto ricercheranno in natura piante femminili ed effettueranno una prima valutazione delle caratteristiche botaniche delle piante, dello stato fitosanitario e dei coni per individuare quelle ipoteticamente idonee ed escludere gli individui con problematiche e/o difettosità evidenti (cattivo stato sanitario, presenza di off-flavour, scarsa produzione);
  2. i coni delle piante individuate come potenzialmente utili verranno campionati e sottoposti ad analisi chimica, mentre le piante verranno mappate e contraddistinte per renderle individuabili nell’habitat naturale;
  3. sulla base dei dati analitici di laboratorio, verranno selezionate le accezioni spontanee più promettenti, quindi nella fase di riposo vegetativo i responsabili tecnici provvederanno alla raccolta di parti di rizoma per la moltiplicazione clonale e la fase di coltivazione/terapia fitosanitaria in serra – vivaio;
  4. nella primavera successiva le giovani piante saranno impiantate nel luppoleto sperimentale, coltivate secondo i dettami agronomici, sottoposte a periodico monitoraggio fitosanitario, quindi nel corso del primo e del secondo anno di produzione i coni ottenuti saranno sottoposti a valutazione delle resa quantitativa, delle caratteristiche compositive e qualitative, nonché impiegati in cotte sperimentali per la valutazione delle performance ai fini birrari.

 

.

Una pianta di luppolo selvatico individuata a Borgo San Dalmazzo (CN).

 

L’obiettivo dichiarato è di giungere nell’arco del primo biennio alla selezione di 2 varietà e nel corso del prossimo quinquennio alla individuazione di una decina di varietà da genetica completamente italiana della flora spontanea idonee alla coltivazione nei climi continentali e mediterranei. Compatibilmente con le disponibilità economiche a favore del progetto WILD.IT HOPS, il processo di selezione comprenderà accezioni spontanee, che crescono naturalmente ai diversi livelli di latitudine dell’Italia (focalizzando la sperimentazione in 5 macroaree: Italia Nord Occidentale, Italia Nord Orientale, Centro, Sud, Isole).

.

Il coordinatore del progetto, dr. Massimo Prandi, con una delle piante selvatiche portate in coltivazione presso il luppoleto sperimentale di Sale (AL).

 

A tal fine, oltre alla disponibilità di fondi propri, Accademia italiana della Birra ha già ottenuto un importante contributo economico (3000 €) da parte dell’Associazione Tecno.food, l’elargizione di sponsorizzazioni da parte di alcuni birrifici artigianali ed è in attesa della conferma di collaborazione da parte di ulteriori partner finanziatori interessati alla sperimentazione di WILD.IT HOPS.

Considerata la lungimiranza e la complessità del progetto, Accademia italiana della Birra ha lanciato una campagna di Fundraising aperta a tutti gli appassionati di birra e del luppolo italiani: sottoscrivendo una donazione a favore dell’attività di ricerca (importo della singola quota 100€, comprensiva della quota associativa) si avrà diritto a ricevere a titolo gratuito 5 piante di una delle accezioni che saranno selezionate a termine del progetto WILD.IT HOPS, garantendosi così la possibilità di coltivare in proprio piante di luppolo 100% italiane!

Per sottoscrivere il progetto compila il form on-line e procedi al pagamento a mezzo PayPal o Bonifico Bancario (è possibile sottoscrive più quote per avere diritto a più set di 5 piante della stessa varietà o più set di varietà differenti).

A seguito dell’adesione verrà inviato a mezzo postale l’attestato di socio sostenitore di WILD.IT HOPS (utile come ricevuta per il riscatto delle piante a selezione avvenuta). Per maggiori informazioni: info@accademiadellabirra.it

 

 

“Saremo come un’ape, alla ricerca della piata migliore tra le meraviglie che la natura ci dona!”

Via