Coltivazione

Luppoleti aperti: il 27 agosto l’iniziativa del Consorzio Birra Italiana

Con i consumi di birra che raggiungono il loro record storico con quasi 38 litri pro capite, parte il 27 Agosto 2023 l’iniziativa “Luppoleti aperti” organizzata dal Consorzio Birra Italiana con la possibilità per famiglie e turisti di consumare un pic-nic all’ombra del luppolo in fiore scoprendo le proprietà di questa particolare pianta, ingrediente fondamentale della birra.

 

Da nord a sud del Paese 20 produttori agricoli di luppolo dislocati in 13 regioni diverse, apriranno le porte della loro azienda per raccontare una delle materie prime della birra artigianale da filiera agricola. Dopo aver consumato un pic-nic a base di prodotti locali e birra 100% italiana, seguirà una spiegazione su questa pianta nota sin dalla seconda metà del XII secolo. Terminata la spiegazione verrà tagliata una liana e i partecipanti potranno partecipare alla separazione dei coni.

 

La birra è una bevanda antichissima che affonda le sue origini in una storia millenaria, la leggenda vuole che si nata in Mesopotamia a causa di una donna che dimenticò sotto le intemperie in un’anfora alcuni cereali che con la pioggia fermentarono dando vita alla celebre bevanda diffusa in tutto il mondo con l’Italia dove la filiera della birra artigianale conta 1085 attività produttive che, dal campo alla tavola, danno lavoro a circa 93.000 addetti, per un fatturato che, considerando tutte le produzioni, vale 9 miliardi di euro all’anno.

 

La birra artigianale rappresenta a tutti gli effetti un’eccellenza agroalimentare italiana. In termini di processo, prodotto e contesto. Birrifici con mescita, brew pub, birrifici agricoli con agriturismo, locali e ristoranti dedicati sorgono in ogni angolo del nostro paese, raccontando territorio ed eccellenza ai visitatori. Da un’analisi presentati nel Rapporto 2023 sul Turismo Enogastronomico in italiana, negli ultimi tre anni quasi un viaggiatore su 5 ha visitato un birrificio o ha partecipato a un evento legato alla birra.

 

 

 A fare da traino – continua il Consorzio – sono le birre artigianali realizzate con l’utilizzo di ingredienti particolari, non pastorizzazione nè microfiltrate per esaltare la naturalità di un prodotto apprezzato da tutte le fasce di età, con i giovani che sempre più cercano la degustazione di qualità più che di quantità. 2 boccali su 3 riempiti con produzioni nazionali, secondo il Consorzio della birra italiana, nato con l’appoggio di Coldiretti per rappresentare il meglio delle produzioni artigianali della penisola.

 

La scelta della birra come bevanda – continua il Consorzio – è diventato negli anni sempre più raffinato e consapevole con specialità altamente distintive e varietà particolari: dalla birra aromatizzata alla canapa a quella ligure affumicata con le castagne, dalla birra senza glutine al riso Carnaroli del Piemonte a quella con la zucca, dalla birra con le arance di Sicilia a quella con le scorze di bergamotto, da quella alla ciliegia a quella con il miele di erica alla birra e non manca neppure la birra prodotta con il pane e il grano saraceno.  

 

Si tratta di produzioni molto spesso realizzate da giovani con profonde innovazioni come – continua il Consorzio – la certificazione d’origine a chilometro zero, il legame diretto con le aziende agricole, la produzione di specialità altamente distintive o forme distributive innovative come i “brewpub” o l’apertura di banchi presso i mercati degli agricoltori di Campagna Amica Coldiretti. Si stanno creando anche nuove figure professionali – evidenzia il Consorzio – come il “degustatore professionale di birra” che conosce i fondamentali storici dei vari stili di birre ed è capace di interpretarne, tramite tecniche di osservazione e degustazione, i caratteri principali di stile, gusto, composizione, colore, corpo, sentori a naso e palato e individuarne gli eventuali difetti, oltre a suggerire gli abbinamenti ideali a tavola.

 

Praticamente – conclude il Consorzio Birra Italiana – per ogni addetto coinvolto all’interno di un birrificio si generano altri 29 occupati all’esterno, da chi coltiva i prodotti agricoli che servono alla bevanda, alla produzione delle bottiglie, dalle etichette ai tappi, dalla logistica alla comunicazione; non mancano neppure addetti coinvolti nello sviluppo del turismo con il progetto di creare almeno una strada della birra in ogni regione d’Italia per esaltare la scoperta dei territori e delle produzioni locali.

 

Per maggiori informazioni e per aderire all’evento, si invita a visitare il sito web del consorzio www.consorziobirraitaliana.it alla voce “News ed Eventi”

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